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Associazione “U Uattënniérë ”- valorizzazione delle Cascate di San Fele

Benvenuti sul sito ufficiale della nostra associazione, interamente dedicato alle Cascate di San Fele. L'Associazione di volontariato nasce nel 2010 con l'obiettivo di valorizzare e promuovere il sito naturalistico delle Cascate di San Fele.
 

CONTATTI

per qualsiasi informazione e per organizzazione di escursioni, in ogni periodo dell'anno!


E-mail cascate.sanfele@gmail.com

Telefono 347 5187398

Indirizzo Via Umberto I, presso locali ex ragioneria-85020, San Fele (Potenza), Basilicata, Italia

Twitter  @u_uattenniere - #cascatedisanfele

Instagram  cascatedisanfele

VUOI ORGANIZZARE UNA VISITA ALLE CASCATE DI SAN FELE? 

ECCO LE NOSTRE INDICAZIONI:
 
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ECCO I NOSTRI CONSIGLI:

abbigliamento adatto alla montagna:
Scarpe da trekking o da ginnastica; un impermeabile da tenere in borsa o nello zaino nel caso di variazioni metereologiche; una riserva d'acqua ed un cappellino per proteggersi 
dal sole.
 


UN PO' DI STORIA...


Il torrente Bradano sgorga dall'Appennino Lucano, in località Matise di San Fele, provincia di Potenza, Basilicata, per confluire nella Fiumara di Atella e poi nel Fiume Ofanto.

Attraversando il territorio del Comune di San Fele, il torrente è costretto ad effettuare dei particolari salti di quota che danno origine alle naturali e suggestive Cascate di San Fele.

Perché “U Uattënniérë”?

U Uattënniérë” è la trasposizione dialettale di “gualchiera” macchina utilizzata in antichi opifici costruiti a ridosso delle cascate. (Battendiere, vattendière; lat. mediev. batenderius¹)

La gualchiera di San Fele è rimasta in uso fino agli anni '40 del secolo scorso. Tuttavia, dopo la Seconda Guerra Mondiale visse un periodo di rinnovata operatività grazie al genio di un giovane e promettente artista, Angelo Gallicchio.

Gualchiera in scala 1:4

Come funzionava la Gualchiera di San Fele?

Sfruttando la forza motrice dell'acqua, una grande ruota azionata trasmetteva il movimento ad un cilindro orizzontale nel quale erano inserite verticalmente, le aste dei folloni. Questi terminavano con pesanti magli (o folloni) che, entrando e uscendo da una vasca (sul fondo della quale venivano posti i tessuti), servivano a gualcare la lana; il panno veniva così reso più compatto e meno ruvido.

A fianco, la riproduzione in scala 1:4 della Gualchiera di San Fele, attualmente esposta nella sede della nostra Associazione. 


funzionamento della gualchiera

La potenza dell'acqua veniva impiegata anche per il funzionamento di antichi molini, i cui resti (cosi come quelli della Gualchiera) testimoniano l’ingegno e la dedizione al lavoro dei Sanfelesi.

Grazie all'impegno e al lavoro dei volontari dell'associazione, costituita per valorizzare e promuovere le Cascate di San Fele “U Uattënnierë, oggi possiamo ammirarne solo alcune, riportate alla vista e al loro antico ed affascinante splendore.

Il 12 settembre 2014, con apposito decreto della Soprintendenza ai Beni Culturali di Basilicata, l’edificio della Gualchiera di San Fele, seppure allo stato di rudere, è stato riconosciuto come “bene culturale” di interesse storico, ambientale ed etnoantropologico, in quanto significativo esempio di tipologia architettonica rurale testimonianza dell’economia tradizionale del territorio di San Fele, legata alla storia e all’identità stessa delle popolazioni locali.
 

L'associazione continua il proprio impegno nel valorizzare ulteriori aree attraversate dal torrente. A breve sarà possibile fruire di nuovi percorsi guidati ed ammirare altre cascate.
 

I percorsi riportati nella mappa che si articolano lungo vecchie mulattiere di montagna sono fruibili da tutti i visitatori perché presentano differenti gradi di difficoltà:

● brevi e semplici;

● lunghi ed impegnativi;

tutti studiati per apprezzare la straordinaria unicità e bellezza del paesaggio, rappresentato dalle Cascate, che appartiene al territorio di San Fele.

PARCO REGIONALE DEL VULTURE

Le Cascate di San Fele rientrano nel Parco Regionale del Vulture, un'area naturale protetta della Basilicata che si estende alle pendici del Monte Vulture per oltre 57.000 ettari.
Scopri di più sul Parco del Vulture

SAN FELE

san fele paesaggio

San Fele è un piccolo borgo lucano sorto in epoca medievale lungo le pendici del Monte Castello (937 m s.l.m) e del Monte Torretta (1026 m s.l.m.). I primi nuclei abitati si formarono attorno al castello-fortezza costruito per volontà di Ottone I di Sassonia da manovali provenienti da Venosa; questi ultimi lo dedicarono a San Felice (castrum sancti felicis).

Oggi, chi viene a San Fele trova un paese ricco di storia, tradizioni, boschi incontaminati e luoghi sacri.
Degni di nota sono:

-Pierno, frazione di San Fele, in cui è possibile ammirare la Badia dedicata alla Vergine Maria, meta di numerosi fedeli soprattutto nelle giornate a Lei dedicate (1° domenica di Maggio, 15 Agosto e 8 Settembre di ogni anno).

- Casa natale di San Giustino de Jacobis, missionario in Etiopia e canonizzato nel 1975;

- Chiesa Madre di Santa Maria della Quercia;

- Monte Castello, il belvedere su tutto il Vulture a 936 m.s.l.m. può essere ammirato grazie alla presenza di un cannocchiale.

Di seguito le parole del prof. Pinuccio Pasculli dedicate a San Fele e all'amore che nutre per questo paese:

<<Avete bisogno di riposarvi, ritemprarvi, liberarvi dallo smog, dall'ansia e amate la montagna? Venite a San Fele: uno dei posti più ridenti della Provincia di Potenza in Lucania. Situato, direi adagiato, tra due costoni a quasi mille metri di altezza, ad Est guarda Rionero e il Monte Vulture con il lago di Monticchio a 20 km. Terra di boschi, con tutte le loro bellezze, il loro verde e i loro tesori; terra di sorgenti di acqua pura, fresca e leggerissima; (grazie all'impegno e al lavoro dei volontari dell'Associazione "U Uattenniere" oggi si possono ammirare delle ridenti cascate). Terra di Santi (San Giustino de Jacobis, San Guglielmo da Vercelli) e di Briganti. Luogo dove l'aria è così pura da permettere la sopravvivenza delle lucciole, fari fosforescenti d'estate lungo i muriccioli, nei giardini e...dei grilli, che accompagnano con i loro trilli le dolci serate e le notti d'estate. Una sua frazione è Pierno, dove potete ammirare un antico Santuario dove si venera la Madonna, appunto di Pierno. E fra l'altro potete trovare la "strada del grano" che collegava la Puglia alla Campania. Io ho conosciuto questo posto incantevole oltre trent'anni fa essendo stato chiamato per insegnare inglese nell'Istituto Commerciale e da allora ho comprato casa e soggiorno per molti mesi all'anno>>.
 


1. A.I.Luciano,Onomastica e Toponomastica di San Fele (Potenza), 2000, pag153

 
 

ECCO LA NUOVA CARTA SENTIERISTICA DELLE CASCATE
-versione 2022-

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LA TECNOLOGIA E L’INNOVAZIONE 
INVADONO LE CASCATE DI SAN FELE

Da alcuni giorni è disponibile su iTunes e Google Play l’'applicazione che consente ai viaggiatori "“smart"” di visitare le Cascate di San Fele in una nuova dimensione.

Si tratta infatti di un’'innovazione destinata a cambiare le modalità di scoperta del nostro territorio poiché, utilizzando l’'app, si possono percorrere sentieri e mulattiere che portano alle cascate “U Uattenniere”.... 

(leggi di più)


IL GIUSTO ABBIGLIAMENTO IN MONTAGNA:
1. Scarpe da trekking o da ginnastica;
2. impermeabile;
3. riserva d'acqua.
4. Si consiglia di evitare di indossare scarpe con il tacco


 
OMAGGIO DI UN GIOVANE SANFELESE ALLE CASCATE DI SAN FELE
Le pecore prima della tosatura
hanno un posto per la lavatura:
U Uattenniere.
Per noi ragazzi di San Fele
questo nome e questo posto
è magico e segreto ad ogni costo.
Grande dai compagni sei considerato
se in quell'acqua,
almeno una volta,
ti sei bagnato.
Ma la magia finirà
se tua madre a sapere lo verrà.
- U uattenniere - 
D. Di Giacomo
 



 
 
Sede legale: Via Umberto I, presso locali ex Ragioneria - c.a.p. 85020 San Fele, provincia di Potenza, Basilicata, Italia. tel. 347 5187398Seguici su Facebook e Twitter
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